Palermo – La Casa Museo “Stanze al Genio” di Palermo, fra le poche eccellenze funzionali, raddoppia. Dal 6 dicembre riapre al pubblico con quattro nuove sale espositive che si aggiungono alle quattro già visitabili. In mostra, altre duemila mattonelle dal Cinquecento all’Ottocento, finora relegate in magazzino: ora in tutto sono, quindi, quattromilacinquecento le maioliche antiche siciliane e napoletane, esposte a Palazzo Torre Pirajno nel singolare appartamento di via Garibaldi, 11. «Obiettivo – dice Pio Mellina, padrone di casa e presidente dell’associazione culturale Stanze al Genio – raggiunto anche grazie al crowdfunding lanciato lo scorso luglio, e che in due mesi ci ha consentito di raccogliere 12,300 euro: 2,300 in più, rispetto ai diecimila prefissati grazie alla campagna ‘Adotta una mattonella’, alla quale hanno partecipato da tutta Europa, Usa, Canada e anche dal Giappone. Un bel risultato che ci consentirà, da domani, di mostrare ai visitatori una collezione decisamente più ricca ed esposta in maniera più razionale» all’interno di un appartamento storico completamente ristrutturato. Nelle sale tematiche, trovano posto maioliche campane del Settecento e dell’Ottocento, maioliche di Burgio (dal ‘500 all’800), di Santo Stefano di Camastra (‘800); tra le mattonelle palermitane, spicca il pannello di Gurrello proveniente da Villa Napoli, raffigurante il Castello di San Nicola L’Arena; dedicata alla Sicilia del Cinquecento e del Seicento, la sala Liberty: uno dei nuovi spazi della casa museo, impreziosita da un affresco scoperto durante i lavori di restauro e riportato agli antichi splendori dal restauratore Davide Sansone, tra i soci fondatori dell’associazione Stanze al Genio. Si arricchisce anche la collezione di inchiostri e cancelleria d’epoca grazie ad Antonio Perna titolare dell’omonima cartoleria e socio fondatore dell’Associazione.
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Il crowdfunding è una strategia vincente. Se tali campagne fossero organizzate in modo strutturale e coinvolgente, si potrebbero riportare alla splendore un bel pò di cose, senza stare ad aspettare ogni volta i finanziamenti pubblici.
Va infatti ricordato che l’Associazione Stanze al Genio si autofinanzia e non ha mai ricevuto alcun contributo pubblico, operando solo grazie alle campagne di tesseramento, al contributo dei soci e alle donazioni private. La raccolta fondi è durata del 9 luglio al 5 settembre 2015. In meno di due mesi hanno raccolto 12.300, con cui hanno già fatto qualcosa di concreto, aprendo altre quattro sole espositive.
Se non sbaglio, i recenti lavori che hanno interessato Porta Nuova sono costati all’incirca 100.000 euro. Se fosse stata avviata una raccolta fondi, dalla durata di un annetto, impostata su una buona comunicazione e su qualche piccola gratificazione ( l’Associazione Stanze al Genio, per esempio, ha saputo sollecitare la gente con eventi culturali e apponendo il nome di ciascun donatore sul retro delle mattonelle), quei lavori sarebbero stati praticamente gratis, o giù di lì.
Quanti affreschi, quadri, statue etc…etc… ci sarebbero da restaurare? Un sacco. Penso per esempio agli splendidi affreschi di Guglielmo Borremans che decorano per intero la Chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani e che ne fanno una delle espressioni più importanti di tutto il barocco siciliano. Necessitano di un urgente recupero ed è preoccupante che si corra il rischio di poterli perdere, quando poi si vede che la gente, se coinvolta in modi efficaci, dimostra di tenerci molto al patrimonio.
*un bel po’